In Evidenza Spettacoli
Novembre 2, 2019

Ofelia – Donna delle erbe

  • REGIA

    Donatella Massimilla

  • VIDEOMAKER

    Fabrizio Russotto

  • MONTAGGIO VIDEO

    Federico Russotto

SI RINGRAZIA

Il Polo Museale Regionale della Lombardia, Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del Turismo.

MUSICA

Paola D'Alessandro alla ghironda, Gian Pietro Marazza alla vihuela e Gabriele Coltri alla cornamusa

COSTUMI

Barbara Annunziata

FOTO DI
LUOGO

Grotte di Catullo Museo Archeologico di Sirmione

per assaporare un lato inedito di Shakespeare e scoprire quanto la natura fosse protagonista nelle sue opere. 

In questo suo progetto il CETEC, in collaborazione tra Maggie Rose alla drammaturgia e Donatella Massimilla alla regia, con interprete Gilberta Crispino, attrice storica della compagnia e tre straordinari interpreti di musiche rinascimentali, vuole condurre gli spettatori nelle bellezze degli orti botanici e dei giardini. 

In questo periodo di emergenza mondiale, dovuto alla pandemia di Covid-19, ci sembra ancora più urgente capire come possiamo cambiare il nostro modo di vivere, per ovviare a futuri danni ambientali ed ecologici e

Ed è proprio, attraverso un teatro moderno e al tempo stesso antico, che lo spettacolo all’aperto, diventa un immersione dello spettatore nella natura. Un’esperienza drammaturgica che riattiva i cinque sensi e porta a scoprire un senso di benessere spesso dimenticato nel mondo tecnologico di oggi.

Ofelia. Donna delle erbe parla di una figura femminile molto diffusa nell’epoca elisabettiana: la donna delle erbe, ‘herb wife’ altrimenti detta ‘donna saggia’, il cui compito era raccogliere le erbe e i fiori, che venivano usate in cucina, ma soprattutto per usi curativi. Mentre gli uomini, come il celebre medico John Hall, il genero di Shakespeare, potevano accedere all’università per studiare medicina, le donne imparavano nel “fare” il loro mestiere di guaritrice a stretto contatto con la natura.

I due mondi di Giovanna, sia il teatro, sia il suo mestiere di donna delle erbe, le permettono di portare benessere agli altri e la sua ricerca di una identità di gender fluida, libera dai vincoli sociali, attraverso il travestimento, arriva fino a noi attraversando il tempo. Riscoprire oggi

le loro pratiche empiriche e le loro conoscenze attualissime ci aiuta a capire maggiormente la natura che ci circonda. Donne che, come un crescente numero di persone contemporanee, vedevano nella natura un rimedio per star meglio, rispettando l’ambiente. 

Oggi, l’utilizzo sapiente di erbe e di piante curative, di cui si fa un ampio uso anche in cucina, è tornata in auge nella prevenzione e nella cura delle patologie più lievi, contribuendo in generale al miglioramento della vita.   

La pièce può essere affiancata da una residenza e un workshop con un team interdisciplinare di artisti, scienziati specialisti dell’ambiente, ed erboristi.

Ofelia - Donna delle erbe

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